martedì 31 luglio 2012

Trip advisor è il nuovo nemico pubblico numero 1




E venne il giorno in cui i giornalisti italiani, loro malgrado, hanno dovuto darci conto anche della protesta contro Trip Advisor. La cronista del Corriere si è giustamente limitata ad esporre i fatti: alcuni albergatori di Celle Ligure, hanno criticato l'attendibilità del popolare sito di consigli turistici, scritti unicamente dagli utenti. La colpa di TripAdvisor? Il semplice fatto di ospitare opinioni negative su alcuni alberghi della zona.  
In seguito il servizio mette in correlazione questa protesta dei simpatici albergatori liguri, con degli episodi scorretti utilizzati da presunte agenzie di marketing, che vendono o barattano "recensioni positive" sul sito, episodi per cui rimando alla lettura dell'articolo stesso. Alla fine della lettura, passa l'idea che il sistema TripAdvisor sia quanto mai inaffidabile. 
Per carità, proprio oggi sono andato a leggermi i giudizi su un ristorante in cui sono stato nel weekend, trovandomi molto bene, e c'erano sia molti commenti altrettanto entusiastici del mio, sia alcuni commenti negativi di clienti che alla corte di Versailles sarebbero stati definiti bonariamente "cagacazzo". Quindi sicuramente uno non deve prendere TUTTI i commenti degli altri clienti per oro colato, ma se leggo una larga maggioranza di commenti ben argomentati, molto positivi, sono portato a pensare che la struttura sia valida. Per curiosità sono andato a leggere i commenti sugli hotel di Celle Ligure. Non solo in alcuni casi prevalgono i giudizi negativi, e sono ben argomentati (aria condizionata con sovrapprezzo, su stanze da oltre 100 € la doppia, roba da non credere), ma negli stessi hotel in cui prevalgono i giudizi negativi, sono proprio i pochi commenti positivi a sembrare fasulli, tipo questo che riporto:
"Nel centro del grazioso e caratteristico borgo marinaro di Celle Ligure, a soli 100 m. dalla spiaggia sabbiosa, l'Hotel ***** modernamente arredato ed accogliente con la sua comodità ed eleganza offre ai propri ospiti la possibilità di una vacanza in pieno relax. Spiaggia convenzionata. 48 camere doppie / matrimoniali modernamente arredate, tutte con servizi privati, telefono diretto, televisione, cassaforte, phon..."
Ditemi voi se vi sembra il commento di un vero cliente... come al solito, il web da la possibilità all'utente di dire la sua, e chi non è abituato nella sua vita personale o professionale, alla concorrenza VERA e alle critiche, strepita contro il sito o il social network che osa ospitare dette critiche alla sua persona o alla sua attività (ogni riferimento a cose, fatti e presentatrici televisive realmente accaduti è da considerarsi, al solito, puramente casuale).
Non sono un adoratore fanatico del web, ma in questo caso, da consumatore, lunga vita al web, lunga vita a TripAdvisor!


mercoledì 25 luglio 2012

Hai già sentito parlare della Sofrologia Caycediana?

Se hai risposto no, non c’è problema. E sappi che non ha niente a che fare col soffrire. La parola Sofrologia viene dall’unione delle parole greche SOS (Equilibrio), FREN (coscienza, Mente) e LOGOS (Studio): si occupa di come raggiungere l’armonia della mente e del corpo.
L’inventore, se così si può chiamare, fu, negli anni ’60, lo psichiatra spagnolo Alfonso Caycedo. Per la medicina dell’epoca, una persona può trovarsi in uno stato psicologico normale o in uno stato patologico. Caycedo si chiese:“Perché non può esserci anche uno stato OTTIMALE?”.
Decise di viaggiare molto, e di studiare da medico tradizionale occidentale, soprattutto le varie discipline orientali di meditazione, come yoga, zen e buddismo. Studiando queste tecniche, decise di concentrarsi sulla parte fisica, sfrondata dai concetti religiosi, e incominciò a provare sui suoi pazienti se si potessero avere dei giovamenti a livello di benessere fisico e mentale, con l’aiuto di altri medici, svizzeri e francesi..
Da questa pratica è nata la Sofrologia Caycediana. Attraverso tecniche che usano il corpo come mezzo e tecniche di immaginazione e concentrazione, da praticare con la guida di un Sofrologo Caycediano, è possibile ritornare a vivere nel “qui ed ora”, concentrandoci nel presente, che è l’unico luogo in cui possiamo vivere. In altre parole possiamo imparare a liberarci di rimpianti, rancori e dolori del passato, e delle preoccupazioni eccessive del futuro: solo così possiamo riprendere in mano tutta la nostra vita: stare bene con noi stessi senza dover dipendere da partner che magari nonvanno bene per noi; gestire efficacemente gli impegni di lavoro senza essere sopraffatti dallo stress; acquisire maggiore tranquillità e la giusta autostima per affrontare le sfide del lavoro e dello sport; controllare la rabbia, nonché ovviamente godere della migliore salute dovuta al minore stress e all’approccio ottimista e fiducioso nella nostra capacità di affrontare i problemi.
Conosciuta molto bene in Spagna, Francia e Svizzera, praticata da famosi atleti come l’asso delle due ruote Jorge Lorenzo, la Sofrologia è stata riportata in Italia dalla Scuola di Sofrologia Caycediana di Milano, facente capo a Viviana Loche, che organizza corsi specifici (contro lo stress, o per controllare la rabbia, o per vivere meglio da singles, etc.), e forma a sua volta nuovi Sofrologi che permetteranno a sempre più italiani di godere i benefici di uno stato di coscienza più positivo. Ha creato anche un blog, Porcapaletta.net
, in cui si parla in modo diretto ed ironico dei problemi che la Sofrologia può aiutarci a risolvere, perché il buonumore non fa mai male, mentre il sito ufficiale Sofrologiaonline.com fornisce tutte le informazioni aggiornate sui corsi e sulle consulenze personali, oltre che su come diventare Sofrologi, una opportunità professionale in un settore che in Italia è totalmente libero, cosa che in tempi di crisi non è affatto male…



mercoledì 18 luglio 2012

Il programma bufala di Hollande... ma vi piaceva davvero?

La notizia di ieri pomeriggio è stata lo "sbufalamento", ad opera di Wired, della leggenda metropolitana, che si stava diffondendo a velocità impressionante, sui mirabolanti primi 56 giorni di governo di Hollande. L'origine sembra essere questo post, nella parte che inizia con "Ecco cosa ha fatto Hollande (non parole, fatti) in 56 giorni di governo, etc."...
L'entusiasmo per questo programma deriva soprattutto dalla partenza col botto, la presunta confisca e messa all'asta di tutte le cosiddette auto blu. Chi di noi, irritato da questo spreco, simbolo stesso dell'arroganza di potenti e sottopancia, non sarebbe d'accordo?
Il problema era tutto il resto dei provvedimenti, una sfilza di elargizioni a pioggia di denaro pubblico, a singoli ed organizzazioni, improntate ad uno spericolato assistenzialismo e clientelismo, due mali che noi italiani dovremmo conoscere bene, e di conseguenza evitare... vediamo una rapida carrellata:
  • "345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati "per aumentare la competitività e la produttività della nazione"
    a parte le cifre totalmente campate in aria (sti centri ad alta tecnologia costerebbero meno di 2 milioni l'uno, compresi gli stipendi dei 15-20 giovani scenziati a cui darebbe lavoro ciascun centro), con quale criterio selezionerebbero in pochi giorni dove e come fondare questi centri, e chi assumere? Un premio ai "giovani scienziati disoccupati" che hanno fatto campagna elettorale per il neo presidente? L'avete pensato voi... io non ho detto niente ;-) 
  • "Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione." Anche qui, oltre alle cifre totalmente di fantasia (a pagare sti 60.000 assunti con 20.000 € LORDI, si aspetta dalla "tassona" al 75% un gettito pari a 1,2 Miliardi €, di sola differenza rispetto alla precedente aliquota massima del 40%), stiamo parlando di una rapina vera e propria (chiedere più del 50% del reddito, a chiunque, è una rapina, lo sanno bene gli autonomi italiani che tra INPS e tasse, pagano già molto più del 50%), a fronte di cosa? Un'assunzione indiscriminata di insegnanti? Ma servono? Le scuole francesi hanno una carenza di sessantamila insegnanti? Oppure è una pura mossa per "acquistare" coi soldi pubblici il voto di 60.000 famiglie? La risposta datevela voi, so bene che in Italia certi governi hanno fatto di peggio, motivo in più perchè noi italiani non dovremmo invidiare certe politiche di spesa spericolate...
  • "Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate." Ci risiamo... abolizione dei contributi all'editoria e alle fondazioni (ben venga), in cambio di cosa? Finanziamento ad aziende "culturali eccetera, eccetera"... chi decide se sono aziende culturali? Chi valuta se sono avanzate le strategie di mercato? Discrezionalità su discrezionalità, da parte di funzionari pubblici, notoriamente gente che nella vita ha fatto solo politica e che da manager non ha gestito nemmeno un condominio. Perchè non utilizzare questo denaro per abbassare le tasse a tutti, sottraendosi ai meccanismi di scambio tra cittadini e politici (leggi corruzione)???
  • "Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: prendere o lasciare."
    Lasciare! Per carità di Dio! Le banche devono finanziare i clienti che possono restituire i finanziamenti, non quelli per cui ricevono uno sconto fiscale! Se le banche, per avere l'incentivo fiscale finanziano clienti meno affidabili, e poi falliscono a causa dei crediti in sofferenza, chi le salva? Sempre i cittadini, che ci hanno già rimesso accordandogli lo sconto fiscale. Cari cittadini italiani, non vi è bastato salvare coi vostri soldi le banche che hanno fatto degli investimenti sbagliati (compresa la MPS che ha appena ricevuto 4 Miliardi dalla vostra IMU e dalle accise che pagate tutti i giorni sulla benzina)????
Davvero gli italiani hanno trovato allettante questo ammasso di spese allegre? C'è tutt'ora gente che dice "peccato fosse una bufala, perchè erano politiche giuste..."
Se ragioniamo così, non ci libereremo mai da sprechi, voto di scambio e corruzione. Ogni qualvolta un politico ha facoltà di spendere discrezionalmente del denaro, non lo spenderà efficientemente, perchè quel denaro è mediato da un apparato pubblico, che per sua natura ha i suoi costi di funzionamento, e soprattutto sarà COR RU TTI BI LE! Non si può essere contrari alla corruzione e poi dare ai politici denaro da gestire discrezionalmente. E' come dare ad un bambino un barattolo di Nutella e dirgli di mangiarne solo un cucchiaio... puoi pure minacciarlo di punirlo in caso contrario (così come esistono le pene contro la corruzione) ma il barattolo di Nutella è lì, e il bambino ha il cucchiaio in mano...


Se si vuole stimolare l'economia, anche a costo di fare deficit, l'unico modo efficiente è ABBASSARE LE TASSE, per una serie di motivi:

1. si premiano i contribuenti onesti: chi evade non ne ha alcun vantaggio
2. si premiano i lavoratori dipendenti, che non possono evadere le tasse sul reddito neanche volendo, dato che sono trattenute alla fonte
3. si incentiva la crescita dell'economia, perchè i soldi risparmiati dalle tasse vengono o spesi in consumi, dando lavoro a chi produce, o investiti, creando ricchezza e altri posti di lavoro

Ri-innescare la crescita economica, porterà in seguito ad un aumento del gettito fiscale, sia dalle tasse sul reddito prodotto, sia da quelle sui consumi (IVA, accise ed imposte di fabbricazione) dato che i consumi riprendono a crescere.
Non stiamo parlando di una scelta, tra spendere in spesa diretta, o abbassare le tasse. Noi europei affrontiamo una concorrenza spietata da nazioni caratterizzate da costi di produzione enormemente inferiori. Se non riusciamo nemmeno ad alleggerire la pressione fiscale, non abbiamo speranza di resistere. 

Ancora convinti di volere la mozzarella all'Hollandese???

sabato 14 luglio 2012

Inventa la nuova campagna Abarth!!!

Proprio così, attraverso l'applicazione Facebook "My Abarth says" potete creare le immagini della prossima campagna web Abarth: potete scegliere tra varie foto dei sei modelli della gamma, e completarle con un testo, di poche parole, inventato da voi. La proposta più votata diventerà appunto la prossima campagna pubblicitaria del leggendario preparatore torinese, rilanciato in grande stile, negli ultimi anni, dal Gruppo Fiat. Sono già presenti sulla pagina dell'applicazione più di un centinaio abbondante di proposte, la maggior parte di buon livello, ed in linea con lo stile di comunicazione audace e diretto di Abarth. Se poi vi piacciono le mie due proposte, quella in alto in italiano, e la sua corrispondente in inglese qui sotto, potete cliccare sull'immagine e poi cliccare su "Mi Piace" nella pagina dell'applicazione, per votarle...
Cosa dice la TUA Abarth?

lunedì 9 luglio 2012

Internet Gratis: E' davvero possibile? 2 Proposte realizzabili per le nostre città

Internet gratis per tutti, ovunque? E' la nuova promessa dei politici che vogliono pescare tra i cosiddetti "giovani", qualcuno ci ha già vinto (non solo per questo, ma ha aiutato) delle competizioni elettorali, e ovviamente non ha ancora ottemperato alla promessa. Altri lo promettono come punto fondante dei loro programmi. 
E' davvero possibile dare internet gratis a tutti? La risposta è ovviamente SI, ma a quale costo?
Le connessioni web non crescono nei prati, bisogna predisporre dei ripetitori WIFI di grande potenza, e poi mettere a disposizione delle connessioni estremamente potenti, per permettere a migliaia di persone di essere connesse 24 Ore su 24 a ciascun ripetitore. In altre parole, è tutt'altro che gratis, per le casse pubbliche: bisognerebbe o spendere soldi pubblici per questo servizio, togliendo ad altri capitoli di spesa (sanità? trasporti? assistenza agli anziani?), o predisporre una tassa apposita. A logica, per il principio dell'economia di scala, potrebbe essere una tassa che costerebbe al cittadino meno di un abbonamento con un qualsiasi operatore. Conoscendo la realtà della burocrazia italiana, e delle aziende privatizzate in modo farlocco, finirebbe per costare di più (vedi la simpatica storia dei braccialetti elettronici per i detenuti in semilibertà).
Per non parlare del fatto che sarebbe impossibile far rispettare a tutti il pagamento della tassa, o che molti cittadini non interessati al servizio non vorranno saperne, e in ultimo, dello spreco che si fa di qualsiasi prodotto che viene "regalato", faccenda che finirebbe, se si vuole un funzionamento efficiente, per rendere necessarie infrastrutture ancora più potenti di quel che servirebbe se i cittadini non "sprecassero".

Io nel mio piccolo, mi permetto di fare due proposte, che si autofinanzierebbero e che darebbero un ottimo servizio a chi visita le città italiane per turismo o per lavoro, o a chi pur residente in una certa città, non ha bisogno di una connessione permanente a casa.
La prima è di predisporre degli hotpoint WIFI in corrispondenza delle fermate dei mezzi pubblici e dei principali luoghi turistici o di interesse professionale (fiere, centri congressi, stadi, etc.). Dato che un biglietto dell'autobus in una grande città come Milano è arrivato a 1,5 €, sarei ben contento di pagare un biglietto da 2 €, in cui il mezzo € di differenza mi da un codice per collegarmi a questi hotpoint per un periodo di 8 ore.
Gli stessi hotel, potrebbero vendere dei buoni da 0,5 € a 1,5 €, per essere connessi al web per 8, 16 o 24 ore, e potrebbero persino ritenere conveniente regalare questi buoni a clienti che pagano 50 o 100 € per notte.

Una soluzione del genere è più costosa, ad usarla tutti i giorni, che fare un abbonamento FLAT mobile, ma sicuramente comoda per chi si trova in città per pochi giorni. Inoltre permetterebbe finalmente di realizzare delle applicazioni augmented reality in corrispondenza dei monumenti (es. inquadro col cellulare delle rovine, e vedo sullo schermo il modo in cui apparivano ai tempi in cui l'edificio fu costruito), o indicazioni interattive multilingue sugli orari dei treni, o sulle direzioni da prendere in metropolitana.
Prima di spendere fantastiliardi in eventi come Olimpiadi e simili, sarebbe ora di offrire a chi visita l'Italia, un'esperienza turistica degna del 21esimo secolo, con un investimento che si ripagherebbe in breve e porterebbe persino un introito alle casse pubbliche.
C'è qualche sindaco e qualche compagnia telefonica in ascolto?

mercoledì 4 luglio 2012

Marchionne deve restituire allo stato i soldi dati alla FIAT?

Questa è un'altra delle parole d'ordine di questi giorni. Appena il "canadese" (parola considerata un'offesa, da un noto politico uso all'italianissima pratica del cambio di bandiera) prova a mettere in dubbio la necessità di tenere aperti tutti gli stabilimenti sparsi sul territorio nazionale, ecco che scatta la recriminazione, in cui ammetto di essere cascato anche io, sulle prime:"la FIAT ha sempre goduto di aiuti pubblici, quindi non può chiudere gli stabilimenti improduttivi".
Il problema, come dicono quelli che parlano forbito, sta a monte: Marchionne non è la FIAT. E' arrivato a cose fatte, dopo che appunto sono stati aperti stabilimenti in tutta la penisola, contrariamente alle più semplici logiche economiche (perchè produrre un motore a Termoli, per poi metterlo su un'auto a Torino o a Termini Imerese?).
Voi mi direte: e cosa c'entra questo con gli aiuti di stato ricevuti in quantità abnorme dalla FIAT? Ebbene c'entra, perchè in cambio degli aiuti di stato, venivano creati artificialmente posti di lavoro in zone lontanissime da Torino, dove sarebbe stato invece economicamente logico ampliare l'azienda. In altre parole, stiamo parlando di assistenzialismo: lo stato mi dà soldi per aprire una fabbrica non economicamente sostenibile, e in cambio i politici nazionali e locali distribuiscono posti di lavoro solo formalmente privati, ricevendone in cambio voti e potere. 
Se lo stato ha buttato via questi soldi bisogna chiederne quindi conto ai politici che hanno ritenuto di distribuirli, e non alla FIAT che come mille altri meno noti, non ha fatto altro che approfittarne. E men che meno a Marchionne, chiamato al capezzale di un'azienda che stava morendo, dopo che queste e tante altre scelte scellerate erano ormai state fatte.
Che lezioni possiamo trarne per il futuro? La lezione principale è una: basta finanziamenti pubblici, a qualsiasi tipo di impresa. I finanziamenti pubblici distorcono la concorrenza, perchè permettono ad aziende inefficienti di rimanere sul mercato, a danno del consumatore, e soprattutto non creano un solo posto di lavoro in più di quanti ne vengano salvati a oltranza dalle continue iniezioni di capitale pubblico.
Se tutto il budget dovuto ai finanziamenti pubblici venisse trattenuto dallo stato, e venisse fatto un taglio delle tasse per lo stesso importo, se ne avvantaggerebbero tutti, perchè diventerebbe più conveniente aprire un'azienda e si creerebbero più posti di lavoro.
Gli esempi sono innumerevoli, tanto che il giornalista Marco Cobianchi ci ha scritto un libro, "Mani Bucate", e col blog omonimo al libro, aggiunge ogni giorno "un nuovo capitolo".
Come detto nel post precedente, tagliare gli sprechi e abbassare le tasse si può, e soprattutto, si deve!
Facciamoci sentire!

martedì 3 luglio 2012

Gli italiani scendono in piazza solo per il calcio, e non per le cose importanti...


Quante volte hai letto sta frase su facebook durante gli Europei di Calcio? Magari in qualche immagine, e magari l'hai condivisa... e poi?
Beh, ti do una buona notizia, ci sono degli italiani che stanno scendendo in piazza per "cambiare le cose".
Per fare cosa? Per fare la rivoluzione. Proprio così.
Cosa si intende per rivoluzione?
Per rivoluzione si intende finalmente tagliare gli sprechi, ma non per riversarli su altri rivoli e torrenti e fiumi di spesa pubblica improduttiva. Tagliare gli sprechi per ridurre il debito pubblico, e abbassare di conseguenza le tasse. Solo l'abbassamento delle tasse può far riprendere l'economia e far così diminuire la disoccupazione.
Non è questione di destra o sinistra: gli italiani che si sono riconosciuti nell'uno o nell'altro schieramento, sono stati come i polli di Renzo... si sono beccati tra loro, ma nel frattempo i direttori generali dei ministeri sono rimasti sempre al loro posto, che ci fossero governi di destra o sinistra, e oggi con Monti, trionfano venendo promossi ministri del governo presunto "tecnico". Questi signori dovrebbero tagliare gli sprechi?
Se tutto va bene taglieranno 4,2 Miliardi su una spesa annua di circa 800. Come se la vostra famiglia spendesse 1000 € al mese, fosse indebitata per 4000 €, e per pagare i suoi debiti decidesse di risparmiare 5 € al mese... e chiamasse dei consulenti (Bondi, Giavazzi e Amato) per farsi dire come fare...
Quindi, se siete arrivati fin qui, e gli sprechi DAVVERO vi umiliano e vi offendono come contribuenti onesti, potete contribuire in prima persona alla rivoluzione, scendendo in piazza! E attivandovi in prima persona per ridurre le tasse.
Il 16 giugno c'è stata la manifestazione del TEA PARTY Italia a Venezia, per manifestare contro l'IMU e le troppe tasse. Chiunque poteva prendere la parola, anche TU, per 3 minuti, e portare le proprie proposte.
Sabato 7 luglio ci sarà un altro evento, a La Spezia, del Tea Party, ed un altro evento ancora a Firenze, di Sedizione Liberale.
E poi c'è la parte più esplicitamente propositiva: dato che, forse non te l'ha detto nessuno, l'IMU sulla prima casa va al 100% al comune, puoi rompere le scatole ai politici del TUO comune, per diminuire al massimo, o eliminare, questa odiosa imposta. Qui è spiegato come fare.
Come vedi, gli italiani che scendono in piazza non solo per il calcio, ci sono, ed hanno proposte concrete per rilanciare l'economia e migliorare il benessere di tutti.
Tu cosa aspetti a unirti alla RIVOLUZIONE?