lunedì 11 novembre 2013

Prova del Nokia Lumia 1020: perchè sarà (forse) il tuo prossimo smartphone



Ho avuto l'opportunità di provare il nuovissimo Smartphone Nokia Lumia 1020 con sistema operativo Windows Phone.
Nella vita di tutti i giorni sono un fan di Android, ho avuto un HTC ed ora un Sony Xperia, mentre per esigenze di lavoro utilizzo anche l'IPad. Conosco quindi abbastanza bene i due principali sistemi "mobile" ed ho sempre guardato con sufficienza al sistema Windows Phone. Senza volersi dilungare troppo, per ora Windows Phone ha un difetto: tutte le applicazioni smartphone di maggior successo, escono per Apple ed Android, e solo in seguito (o mai) per WP.
Posso anticipare che sarà l'unico "difetto" che leggerete in questa prova di un prodotto che per altri versi mi ha davvero entusiasmato, sia per le potenzialità dello stesso sistema operativo, sia per le incredibili applicazioni proprie di Nokia.
Veniamo al nostro "Nokione": appena acceso, c'è un sistema semplicissimo che, collegandosi via Bluetooth, permette di estrarre i contatti dalla rubrica del vostro telefono android... ci sono volute alcune prove, ma una volta connessisi tra loro i due telefoni, il recupero dei contatti da parte del nuovo telefono ha richiesto meno di 2 minuti. Da quel momento era già possibile iniziare ad utilizzarlo.
E qui c'è la prima sorpresa: la gestione dei contatti e delle chiamate di Windows Phone è razionale e comodissima: se apro il telefono vedo la lista delle ultime persone chiamate: dalla lista posso chiamare il loro numero cliccando sul simbolo del telefono, oppure posso aprire il loro contatto cliccando sul loro nome, e trovarmi la schermata con foto contatto, i vari numeri (casa, lavoro, cellulare), e la possibilità di mandare direttamente da questa schermata un sms, o un messaggio mail, o scrivergli un messaggio sulla bacheca di facebook... perchè tra l'altro anche l'integrazione tra rubrica e contatti facebook è instantanea e molto completa, e permette di scorrere gli ultimi aggiornamenti di questa persona su Facebook, vedere i suoi album... per arrivare ad una schermata in cui vediamo la cronologia di tutte le telefonate ed SMS che abbiamo mandato ad una persona... guai se avete un'amante e dovesse finire in mano a vostra moglie il telefono... sarebbe molto difficile spiegare...
Le potenzialità di Windows Phone non si fermano qui... un altro vantaggio di grandissima utilità è di avere un vero pacchetto Office sullo SmartPhone, comprendente Word, Excel e Powerpoint VERI. Ciò significa poter lavorare in mobilità scrivendo testi o utilizzando/modificando fogli di calcolo, con poche limitazioni rispetto al PC. Qui sotto ecco le schermate di Excel e di Word, che si possono ingrandire a piacere come se fossero foto o testi di siti web, e modificare con tutta la comodità necessaria


Queste schermate le ho caricate sul cloud Microsoft Skydrive, ed è comodissimo uploadare foto su questo drive collegato all'account Hotmail. 
Già il fatto di avere un vero pacchetto Office a disposizione è un grosso punto a favore per il nostro Nokia Lumia, ma le applicazioni di fotoritocco mi hanno letteralmente sbalordito.
Con Nokia Pro Cam, è possibile fare una mitragliata di scatti, per poi scegliere il migliore, o per scegliere quello in cui oggetti secondari in movimento danno meno fastidio, o riconoscere i volti e scegliere il frame in cui i volti sono "venuti" meglio, o eliminare oggetti sgraditi...
Nokia Studio Creativo, poi ha delle opzioni degne di software di fotoritocco professionali che costano più di tutto lo Smartphone. 
Con la sfocatura parziale posso selezionare un oggetto da mettere a fuoco, e sfocare di proposito lo sfondo, come nella foto qui sotto... 

Con l'applicazione Color Pop posso portare una foto in bianco e nero, e poi, con il tocco del dito, ridare il colore solo ad alcuni dettagli, come nella foto seguente...

Da notare che queste foto sono in origine in risoluzione 3072 X 1728, e che sullo schermo del Nokia Lumia 1020, saranno molto più belle e brillanti che sullo schermo del PC su cui le state vedendo adesso. 
Le possibilità di regolazione e bilanciamento di colori, luminosità, vivacità e nitidezza, sono letteralmente infinite, si può scegliere tra dei valori predefiniti, o variarle manualmente una per una.
Ad esempio, con una delle regolazioni predefinite, ho fotografato una vettura di fine anni '70 ed ho potuto ottenere un'immagine che simula quella che avrei avuto all'epoca della vettura...

Dato che la risoluzione, grandiosa, da sola non basta, il Lumia ha anche un flash molto potente, che permette di avere foto perfette anche in totale assenza di luce, come nel caso della vettura qui sotto: c'era buio totale, ma la foto è ottima

Esistono varie altre applicazioni per "giocare" con le foto, una molto carina è Nokia Cnemagraph, che permette di animare una parte, a nostra scelta, di una foto, mentre il resto della foto rimane immobile, come si può vedere qui sotto...




Potrei dilungarmi moltissimo su molti altri aspetti, comunque posso riassumere brevemente la mia esperienza nel modo seguente: da scettico quale ero su Windows Phone, mi sono dovuto largamente ricredere, per l'ottima gestione dei contatti e delle telefonate, per la semplicità d'uso di Skydrive, e per la presenza di Office.
Nokia di suo aggiunge una macchina fotografica spettacolare, e dei software di fotoritocco eccezionali, che permettono di realizzare infiniti effetti e regolazioni. 
Ecco il perchè del titolo del post: se lavorate come Social Media Manager, e avete bisogno di essere sempre al passo con le ultime applicazioni che escono, per ora dovete affidarvi ad Apple o Android.
Se il vostro utilizzo è telefonate, più mappe, più Facebook & Twitter, lavoro su Office e divertirvi con le fotografie, questo è lo smartphone che fa per voi. Assolutamente. Le applicazioni di fotoritocco da sole, sono degne di software per PC che costano più di tutto il telefono, come detto prima. 
Nokia Lumia ha cambiato le regole del gioco, adesso saranno gli altri a dover inseguire...
p.s. Nokia ha anche inventato l'impugnatura Camera Grip (l'accessorio nero nella foto di apertura): permette di impugnare il telefono come una vera macchina fotografica, con un vero pulsante di scatto, la possibilità di avvitarlo su un treppiede, e con una batteria supplementare compresa... e via a far foto come se aveste una vera macchina fotografica ad altissime prestazioni...

giovedì 31 ottobre 2013

WeChat pronta a superare WhatsApp in Italia?


Introdotta presso il grande pubblico dagli spot col campionissimo Leo Messi, l’applicazione di chat WeChat sbarca anche in Italia, dopo essere letteralmente esplosa in Cina, ed essersi imposta in oltre 60 nazioni, in forza di alcune funzioni e caratteristiche che sono state esposte durante gli incontri con i blogger di questa settimana.

Lanciata meno di 12 mesi fa dalla Tencent, maggior azienda cinese del web, e quarta al mondo, nota per essere proprietaria di Weibo, uno dei maggiori social network cinesi, WeChat ha raccolto 100.000.000 di utenti, nella sola Cina, in pochi mesi.
Di fronte a questo successo quasi inaspettato, per quella che era "solo" un'applicazione di messaggistica, la Tencent ha deciso sia di internazionalizzarla, sia di trasformarla in un vero e proprio social network, oltre ad arricchirla di funzioni utili e divertenti per migliorare le conversazioni. 
Una volta apertasi al mondo, WeChat è diventata velocemente l'applicazione social più scaricata dall'Apple AppStore in 60 nazioni, benchè venga pubblicizzata attualmente in sole 15 nazioni. 
Il lancio italiano è avvenuto a metà luglio, e l'Italia si è rivelata subito uno dei mercati più importanti al mondo per WeChat, dato che è già nelle prime 5 nazioni al mondo che utilizzano di più la funzione di chat vocale.
Ci sono grandi potenzialità anche per le aziende, che vogliano inserire loro applicazioni proprietarie, attivabili direttamente dal lettore QR code interno: ad esempio, esiste già un'applicazione che permette di trovare un volo, comprare il biglietto aereo e avere la schermata della carta d'imbarco, in modo da "scendere dal taxi e salire direttamente a bordo dell'aereo".

Venendo all'uso pratico, il primo punto di forza, a modo di vedere dell'azienda, consiste nella possibilità di poter scegliere con chi interagire. In altre parole, se con WhatsApp ci può contattare chiunque abbia il nostro numero di telefono, con WeChat solo chi è stato accettato da noi può chiamarci.

E la chat vocale, con le sue varie opzioni, è una dei vari punti di forza su cui si basa WeChat per puntare a nuovi utenti. Tutta la sezione di chat vera e propria è stata progettata per integrare velocemente testi, messaggi vocali quando è meglio spiegare a voce che scrivere, ed emoticon, per rappresentare in modo ironico il proprio stato d'animo.
Le emoticon possono essere sempre incrementate con nuovi set messi a disposizione, o con immagini liberamente scelte da noi.
Se poi si vuole parlare direttamente, ci sono 3 tipi di telefonata:
- modalità walkie talkie, che funziona esattamente come una radio ricetrasmittente (foto a sinistra)
- chiamata audio
- video chiamata (foto a destra)



Esiste poi la sezione Moments: è un vero e proprio spazio assimilabile alla bacheca di Facebook o Instagram (foto sotto): posso condividere foto o status, e ricevere commenti dai miei amici. Sui commenti c'è un meccanismo molto intelligente: se commento una foto di un mio contatto, posso leggere i commenti di altri amici, solo se sono "anche" miei amici. Solo chi ha postato l'elemento può vedere tutti i commenti ricevuti. Questo protegge da un lato la privacy di conversazione tra persone che non si conoscono, dall'altro mi evita di ricevere continuamente notifiche di commenti posti da persone che non conosco e di cui quindi mi interessa ben poco.




Non manca un sistema simil Foursquare per individuare eventuali amici nella zona in cui mi trovo, ovviamente posso sempre decidere se essere rintracciabile o no. Se poi voglio fare proprio amicizia con nuovi amici, c'è una funzione apposita, denominata "Agita": scuotendo il cellulare, mi viene fornita una lista di persone nelle vicinanze, che stanno anche loro cercando nuovi contatti con lo stesso sistema.

Le possibilità offerte da WeChat sono innumerevoli, e si possono apprezzare appieno solo provando ad usare l'applicazione. 

Sarà abbastanza per soppiantare WhatsApp in Italia? 

martedì 15 ottobre 2013

Cityfan.it si rinnova e ingloba molte nuove funzioni


Cityfan.it, nata come community di recensioni di ristoranti e locali notturni, durante l'estate ha affrontato un profondo processo di evoluzione, che l'ha portata ad arricchirsi di molte nuove funzioni, utili sia per gli utenti che per gli esercenti.
Per prima cosa sono state aggiunte anche tutte le altre categorie di negozi ed esercizi pubblici, come Hotel di qualsiasi tipo; Servizi (lavanderia, idraulico, etc.); Salute e Bellezza; Hobby e Tempo libero.
Entrando nei singoli locali, si possono scrivere recensioni, e soprattutto si possono condividere sui social network le recensioni proprie ed altrui, facendole così "uscire dalla scatola" di Cityfan.
Tra le funzioni utili, ad entrambe le parti coinvolte, è stato inserito il "Sitofono": un box in cui basta inserire il proprio numero di telefono, per essere immediatamente contattati dal gestore del negozio/ristorante.


Per ciascuna città è poi presente una community, che prevede premi e ricompense per i contributori più attivi. Non mancano i coupon, per provare i ristoranti e gli altri tipi di esercizi, e ce n'è già un certo numero.
Se arrivo in una città in cui non conosco alcun locale, posso dirigermi direttamente sui coupon e vedere se ce n'è qualcuno che mi interessa... 
Tutta questa integrazione tra diversi servizi sarà la chiave per emergere in un settore del web già abbondantemente presidiato?

lunedì 14 ottobre 2013

Facebook acquisisce la startup ONAVO per 200 Milioni di Dollari

 

Facebook acquisisce la startup israeliana ONAVO, produttrice di un'App mobile che controlla il consumo di dati delle applicazioni sugli smartphones e tablet.  ONAVO permette sia di monitorare quanto movimento di dati stanno facendo le app attive sul cellulare, sia di ottimizzare questo processo, riducendo quindi l'utilizzo dei dati a disposizione del nostro piano tariffario.
Il simpatico video in basso fa capire facilmente l'utilità di questa applicazione, in una situazione reale.


Il fatto che il gigante Facebook voglia investire una tale cifra, si parla di un investimento compreso tra i 100 ed i 200 Milioni di $, testimonia come dalle parti di Palo Alto non vogliano più scherzare per quel che riguarda l'ottimizzazione della propria App, di quelle delle aziende collegate, tra cui Instagram, e in generale per rendere sempre più integrato col mondo "mobile" tutto l'ecosistema di Facebook.
Non va inoltre dimenticato che questa tecnologia possa essere un mattoncino importante nel progetto Internet.org, a cui Facebook aderisce insieme a Samsung, Nokia ed altri top player del settore web, mirata a fornire l'accesso al web, facilmente ed economicamente, a tutti i popoli del mondo.

mercoledì 9 ottobre 2013

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla libertà, e non avete mai osato chiedere


Vi capita, alle volte, di fare "pensieri strani"? Tipo pensare che la democrazia non sia il miglior sistema di governo? Che nelle mani sbagliate può diventare una dittatura? Che forse la prossima volta non andrete a votare, perchè "in fondo sono tutti uguali"?

Beh, non siete i primi nella storia, e non sarete, se Dio vuole, gli ultimi. Fior di filosofi, economisti, scrittori e teologi hanno sviluppato tutta una serie di riflessioni che smontano tutti i dogmi in cui lo stato ci ha abituato a credere: che la democrazia e la libertà coincidano, o che le tasse sia sempre giusto pagarle, o che i confini degli stati debbano rimanere intoccabili, e tanti altri ancora: questo agile libro, attraverso citazioni, aforismi e "qualche riflessione", vi aiuterà a rimettere in discussione tutti i fondamenti dello stato moderno:
ad esempio, per Benjamin Franklin:"la democrazia è come due lupi ed un agnello che mettono ai voti cosa mangiare a colazione, mentre la libertà è un agnello bene armato che contesta il voto"; o per Oscar Wilde la democrazia consiste nel "far bastonare il popolo, dal popolo, per il bene del popolo", e soprattutto, per Henry Louis Mencken, è "l'adorazione degli sciacalli da parte dei somari".

Il Micropensiero Libertario è una miniera d'oro di geniali intuizioni, da Sant'Agostino a Maffeo Pantaleoni, da Gaetano Salvemini a Vilfredo Pareto, per non parlare di Lao Tzu, che 500 anni prima di Cristo, aveva già individuato i mali della politica, e li aveva riassunti con la mirabile capacità di sintesi che hanno i maestri del pensiero cinesi, o Marshall McLuhan, uno degli autori più citati da gente che non l'ha capito (dopo Orwell, ca va sans dire), a Frederic Bastiat, autore dell'impagabile massima "Lo stato è la grande illusione secondo cui tutti cercano di vivere alle spalle di tutti gli altri".
Per arrivare, ovviamente, al mitico Leonardo Facco, editore e giornalista grazie al quale molti di questi autori sono stati conosciuti in Italia, e autore a sua volta di alcune impagabili perle, ad esempio "Lo stato siamo noi? Se lo stato fossi io non mi tasserei al 70%, non darei i miei soldi in gestione a ladri e incapaci, non dichiarerei guerra a nessuno"

Un libro incredibilmente piacevole da leggere, assaporare e meditare, sempre sul filo dell'ironia e del sarcasmo. Non leggerlo è un delitto ;-)

venerdì 20 settembre 2013

Uno smartphone che non invecchia mai? Phoneblocks ci sta provando...


Gli smartphone non sono fatti per durare... si rompe un singolo pezzo, e dobbiamo buttarlo via tutto. E poi le applicazioni richiedono sempre più memoria, e anche se il nostro telefono funziona ancora bene, siamo costretti a comprarne uno nuovo che abbia più memoria, o un processore più potente, o una macchina fotografica migliore, o una connessione più veloce, o altro ancora. 
Una perdita di denaro per noi, una fonte di rifiuti difficili e costosi da smaltire per l'ambiente. 
Così dei ragazzi olandesi (neanche a farlo apposta, anche nel post precedente l'idea viene dal paese dei tulipani) hanno pensato ad un telefono modulare, Phoneblocks: si rompe la scheda madre? Sostituisci solo quella senza buttar via tutto il telefono. Si rompe il vetro dello schermo? Stesso discorso.


Il telefono è fatto di moduli che si innestano su una scheda standard: il modulo di memoria, la CPU, il sistema wi-fi, la telecamera, l'altoparlante, ecc. 
Non solo possiamo sostituire il singolo pezzo eventualmente danneggiato, ma possiamo aggiornare il telefono man mano che escono componenti più potenti, senza buttare via l'intero dispositivo.

Nel video viene mostrato il sistema, è comprensibile anche senza conoscere l'inglese


Per ora l'idea è allo stato embrionale, se vogliamo che anche le aziende e gli operatori del settore si interessino all'idea, possiamo partecipare al Thunderclap: ossia pubblicare un messaggio sul nostro profilo Twitter, Facebook o Tumblr, che promuova Phoneblocks, il 29 ottobre, alle 10. Attraverso il link, è possibile programmare la pubblicazione in automatico. 

E' o non è una grande idea? Già quasi 750.000 utenti si sono uniti al Thunderclap! Tu cosa aspetti?

Stampare in 3D senza stampante 3D? Ora si può!


Vuoi stampare un oggetto solido senza avere una stampante 3D? Hai una stampante 3D e vuoi guadagnare stampando oggetti per conto terzi?
Oggi entrambe le categorie possono incontrarsi e rendersi utili a vicenda con la comunità 3D Hubs: chi ha una stampante 3D può dare la disponibilità a stampare per conto terzi; chi vuole stampare può scegliere la stampante più vicina nella sua città (chiamata appunto Hub), mandare il file tridimensionale dell'oggetto, farselo realizzare, e pagare la realizzazione: 3D Hubs ottiene una piccola commissione sull'acquisto.
Questo video spiega più di mille parole il semplicissimo funzionamento del sistema


Nelle foto seguenti, alcune immagini di oggetti stampati dagli utenti, dall'account Instagram di 3DHubs...




lunedì 17 giugno 2013

Prova Nissan Leaf, Renault Zoe e Twizy, Smart Electric Drive: l'auto elettrica sta arrivando? - AGGIORNATO


Sono stato invitato da Enel Sharing a provare, a Milano, la gamma di vetture elettriche oggi disponibili da parte delle grandi case automobilistiche, dato che Enel ha messo a punto delle offerte specifiche di fornitura, per chi vuole acquistare una vettura a motore elettrico. 
Offerte che al momento sono molto vantaggiose rispetto al costo della benzina, e possono far propendere l'ago della bilancia verso la vettura elettrica, compensandone le limitazioni di utilizzabilità di cui andremo a parlare. 
Le vetture in questione sono la Smart Electric Drive, ormai già sul mercato da più di un anno, che avevo già avuto modo di guidare, e che ho ri-guidato per confronto con le colleghe più moderne; la Nissan Leaf, vera e propria 5porte/5posti; la Renault Zoe, più compatta, 4 posti, e la Renault Twizy, 2 posti in tandem che la Renault ha pensato come alternativa allo scooter.
I prezzi di queste vetture oscillano tra i 17.000 € e i 24.000 € (7.000 € per la Twizy), giustificati da una dotazione tecnologica (navigatori satellitari, radio, software di gestione e connessione smartphone, condizionatori d'aria molto potenti) di livello medio alto, e da un design estremamente curato, sia degli abitacoli, sia delle schermate informative dei monitor di bordo. 
Il costo di "rifornimento" rappresenta oggi, a parità di kilometri, un vantaggio enorme rispetto alle vetture a benzina: l'offerta Enel apposita per l'utenza casalinga, ha un costo fisso di 80 € al mese, per ricariche illimitate, sia da casa, sia dalle colonnine pubbliche. Quindi se faccio tutti i giorni 150 Km, ossia l'autonomia massima teorica di queste vetture, spenderei di benzina circa 20 € al giorno, e in 4 giorni spenderei il costo dell'abbonamento mensile Enel. Se non utilizzo l'utenza casalinga, e mi limito a utilizzare le colonnine pubbliche, il costo mensile scende addirittura a 30 € mensili, e praticamente in un giorno e mezzo avrei pareggiato il costo della benzina.
Ci sono poi le offerte a consumo, per chi non pensa di utilizzare la vettura frequentemente, che possono permettere di spendere ancora meno.

venerdì 11 gennaio 2013

Analizzare una partita di con ONCE Football: Milan-Siena del 6 Gennaio 2012


Avevo presentato l'applicazione ONCE Football in un post precedente, in questo post darò un piccolo assaggio delle infinite possibilità di analisi offerte da questa applicazione. L'applicazione in questi mesi è migliorata ulteriormente, ed adesso permette all'allenatore di mandare dei filmati specifici sull'IPad dei suoi giocatori, ad esempio i filmati dei passaggi sbagliati dal giocatore, o dei dribbling dell'attaccante che sarà chiamato a marcare nella partita successiva, di modo che i giocatori possano "fare i compiti a casa", e migliorare le proprie prestazioni.
Come esempio prenderemo la partita Milan-Siena del 6 Gennaio 2012, conclusasi con la vittoria per 2-1 dei rossoneri. Le partite possono essere analizzate singolarmente o a gruppi. La prima opzione viene più utile per studiare la prestazione dei propri giocatori dopo una partita, la seconda si dimostra più efficace quando si va a studiare un avversario prima di incontrarlo.

La prima schermata che si va a guardare è quella dei tiri e dei gol


Come in tutte le schermate, possiamo vedere i dati da un certo minuto, ad un altro, a nostra scelta, spostando i due cursori della barra verde dei minuti, sotto il disegno del campo. Cliccando sui palloni possiamo vedere autore del tiro, minuto e distanza. Cliccando nel menu sulla sinistra, possiamo dividere tra gol fatti, tiri in porta e tiri fuori.

martedì 8 gennaio 2013

La petizione di Contantelibero.it supera le 7.000 firme


Ha raggiunto e superato le 7.000 firme, in meno di 7 giorni, la petizione lanciata da 30 blog italiani, per impegnare chiunque vincerà le prossime elezioni a lasciare libero l'uso del denaro contante: sotto l'ipocrita bandiera della lotta all'evasione, si sta attuando un furto ai danni dei cittadini: nel mondo "ideale" in cui si usano solo carte di credito, a cui eminenti giornalisti mirano, le banche guadagneranno una commissione per qualsiasi acquisto farete, fosse anche un pacchetto di chewingum. Sarete obbligati a pagare le spese di un conto corrente pure se non avrete uno stipendio fisso, lo stato potrà imporvi senza che possiate opporvi QUALSIASI prelievo fiscale, anche il 100% dei vostri averi, e per un semplice guasto potreste non essere n grado di comprare anche solo un panino. 
Il tutto senza raggiungere quella "tracciabilità" che dovrebbe rendere impossibile evasione o corruzione: le mafie internazionali continueranno a farsi i loro bonifici estero su estero, e le mafie nazionali continueranno ad imporre ai politici gli appalti alle loro aziende, pagate con tracciabilissimi bonifici. 
Se non volete questo futuro, firmate su Contantelibero.it e diffondete "il verbo". State difendendo il vostro denaro e la vostra libertà!

sabato 5 gennaio 2013

Forza Evasori: il partito prende forma


A marce forzate, dovute all'imminenza delle elezioni, e compatibilmente con la mancanza di grandi finanziatori, prende forma "FORZA EVASORI", il partito ispirato al Libertarian Party americano, per difendere i cittadini italiani da una pressione fiscale insostenibile e da una regolamentazione asfissiante che impedisce alle aziende di fare il loro mestiere, ossia produrre. 
In questi giorni, tramite una votazione sul gruppo di Facebook, è stato deciso il logo, che vedete nell'immagine, e tempo una settimana, dovrebbe venir pronto il sito web. 
Nel contempo è stato definito lo slogan, scelto dal Fondatore Leonardo Facco, ideatore del Movimento Libertario e titolare dell'omonima casa editrice, ed è stato deciso il candidato Premier, in caso si riesca ad essere presenti alle elezioni, ossia Giorgio Fidenato, presidente di Agricoltori Federati.
Come anticipato in un post precedenteil Programma punta ad una pesante riduzione della pressione fiscale, unico modo per far tornare a respirare l'economia italiana, distrutta da un sistema fiscale e burocratico perverso. Per rendere necessaria la diminuzione della pressione fiscale è necessaria una profonda dieta della macchina dello stato, che spende, e spesso spreca, oltre la metà del reddito prodotto da chi lavora, che così poi non ha più soldi in tasca per i propri acquisti, e questo finisce per azzerare la domanda, indebolire ulteriormente le aziende, con la spirale di fallimenti, disoccupazione e povertà a cui stiamo assistendo.


Il candidato Premier, Giorgio Fidenato, è noto per il fatto che sta affrontando due importanti battaglie di libertà:
- una, su cui ha già avuto ragione dalla Corte di Giustizia Europea, per poter piantare nei suoi terreni delle sementi di mais OGM, contro la cieca ed autolesionista politica italiana che obbliga ad importare dall'estero i mangimi per gli animali, prodotti comunque col mais OGM
- la seconda, per essere libero di pagare i dipendenti di Agricoltori Federati "al lordo", senza fare da sostituto d'imposta, cosicchè anche i lavoratori dipendenti si rendano conto di quante tasse erodano il loro stipendio.

Proprio l'abolizione del sostituto d'imposta è uno dei punti fondanti del Programma di Forza Evasori, insieme alla ristrutturazione del sistema delle tasse, la pesante riduzione dell'intervento dello stato nell'economia, e nella rivoluzione del sistema pensionistico, per farlo diventare davvero a capitalizzazione, senza che i cittadini, anche quelli coi redditi più bassi, debbano pagare le superpensioni ad ex-politici e dirigenti pubblici. 

Perchè a voi sta bene che per pagare la sola pensione di Giuliano Amato si usino i contributi di 100-150 operai. O non vi sta bene?

venerdì 4 gennaio 2013

C'è da aprire una discarica: chi la vuole sotto casa?


O invece di una discarica, che fai brutta figura coi paesani del paese appresso, che ne dici di un bel pozzo di petrolio (vedi foto)? Niente, come ci informa La Stampa, l'Italia è piena di giacimenti petroliferi, ma nessuno li vuole. Un bel paradosso per una nazione che si dibatte tra crisi economica e disoccupazione in aumento. Una miniera di oro nero, che potrebbe portare tanta ricchezza, posti di lavoro e benessere, viene rifiutata dai cittadini. Hanno torto? Hanno ragione? Se guardiamo al benessere presunto di tutta la nazione, hanno in teoria, torto. Se guardiamo al loro interesse personale, hanno stra-ragione. 
In altre parole, al di là delle più o meno fondate questioni ambientali, se mi aprono davanti a casa una discarica, o un pozzo di petrolio, io che abito lì subisco un danno economico indubbio. La mia casa diminuirà nettamente di valore, perchè nessuno che non sia disperato la vorrà comprare. 
Perchè quindi, per una discarica che serve tutta la provincia o tutta la regione, i cittadini di un singolo paese devono essere danneggiati? Magari quel paese è stato anche più bravo degli altri a non espandersi troppo, utilizzando in modo razionale gli spazi e riconvertendo i vecchi immobili, e adesso deve essere "punito" per avere dei grossi appezzamenti di campagna non urbanizzata, dove appunto verrà piazzata la discarica di turno. 
La risposta è quindi nel dare un vantaggio che controbilanci la perdita economica concreta che i cittadini di quel paese subiscono. 
Se un paese si becca un pozzo petrolifero, è giusto che i cittadini e le aziende di quel paese abbiano magari la bolletta elettrica gratuita fino ad un certo importo. In questo modo nel paese verranno ad aprire delle aziende, i loro dipendenti saranno interessati a comprare la mia casa, e io la potrò vendere al giusto prezzo. 
Stesso discorso per la discarica: è giusto che una serie di tasse cittadine, dall'IMU alla TARES, vengano addossate alle città della provincia e della regione che di quella discarica si servono, di modo che venire a vivere, o aprire aziende nel paese, risulti conveniente, e quindi sempre per il discorso descritto sopra, io non subisca il danno economico dovuto alla perdita di valore della mia abitazione.
Perchè in Italia non si fa? Primo perchè manca la mentalità di risolvere i problemi lasciando al mercato, ossia alla libera contrattazione tra i soggetti privati e pubblici, il raggiungimento di un accordo. Secondo, non esiste un forte federalismo fiscale, che colleghi concretamente entrate ed uscite fiscali di una certa regione, provincia o città. Di conseguenza i comuni non hanno lo strumento per trattare con l'amministrazione centrale queste facilitazioni fiscali, ed a loro volta, trasferirle ai cittadini.
In Italia la parola federalismo è vista con sospetto, giustamente, perchè finora con la scusa del federalismo sono stati de-responsabilizzati gli enti locali dal punto di vista della spesa, senza che lo siano da quello delle entrate. Ciò non toglie che si debba renderli più responsabili sulle uscite, e riconoscergli una quota maggiore delle entrate locali. Cioè realizzare un vero federalismo, che permetta ai cittadini di valutare la reale efficienza degli amministratori locali. 
In mancanza, non usciremo mai dal solito teatrino, la regione ti piazza la discarica sotto casa, i cittadini fanno le manifestazioni, qualche politicante ne approfitta per farsi facile pubblicità, nelle città, per l'impasse si accumulerà la monnezza, la situazione verrà risolta in qualche modo totalmente anti economico, e ci perderanno tutti soldi, salute e posti di lavoro. Welcome to Trash Economy!

giovedì 3 gennaio 2013

Eliminiamo l'evasione con la tracciabilità dei pagamenti. O no?


E' l'uovo di Colombo, secondo eminenti giornalisti: se lo stato ha un enorme debito è solo colpa degli evasori fiscali. Se gli evasori "evadono", è perchè riescono a farsi pagare senza fatture o scontrini. Ergo, se eliminiano l'utilizzo del denaro contanti, tramite assegni, bonifici e carte di credito, non sarà più possibile farsi pagare "in nero". I governi si muovono in questa direzione, chi più velocemente chi meno, ma la direzione è questa, limitare il più possibile l'utilizzo di monete e banconote.
E' davvero questo che si vuole? Qualcuno ha mai provato vergogna a mettere piede in una banca per aprire un conto, perchè si hanno pochi soldi in tasca (e non se ne vuole certo regalare una parte alle spese di tenuta conto)? Qualcuno si è mai visto negare una carta di credito per lo stesso motivo?
Vi sentireste sicuri in un mondo in cui il governo può prelevare, a piacimento, denaro dai vostri conti correnti,  anche tutto, semplicemente premendo un tasto, a titolo di tasse?
Vi sentireste sicuri se le autorità possono sapere quante volte andate al ristorante, al supermercato, se comprate pane nero, aragosta o polenta?
Vi sentireste sicuri di vivere in un mondo in cui, se c'è un malfunzionamento alle carte di credito, non possiate comprare neanche un panino?
In ultimo, e non secondario: i servizi bancari hanno un costo. Volete rimanere liberi di scegliere o no di spendere le spese di una carta di credito, che non sono certo insignificanti, soprattutto per chi ha un basso reddito, o provvisoriamente non lo ha del tutto?
30 Blog italiani pensano che non sia giusto essere esposti a questi rischi, ed ha lanciato oggi, 3 gennaio 2013, la campagna CONTANTE LIBERO, con l'obiettivo di raccogliere 200.000 firme di cittadini che considerano l'eliminazione del contante una violazione della libertà, per tutti i motivi da me elencati, e per vari altri, che si possono leggere in breve qui.


Si tratta di una campagna che in 24 ore ha già raggiunto le quasi 3000 firme, siamo ancora lontani dall'obiettivo, è necessario che tutti si adoperino condividendo il link di contante libero e spargendo la voce. Dicono tutti, chi più chi meno, a torto o a ragione, che il potere politico è in mano alle grandi banche. Questa è la prima occasione per opporsi, e far sentire la propria voce, fuori da ogni partito, come si può leggere sul sito. Se non lo farete, poi non lamentatevi delle banche cattive o della cattiva finanza o dei cattivi speculatori...